Giusva Fioravanti, nato a Bologna il 28 settembre 1958, è una figura controversa nella storia italiana, principalmente conosciuto per il suo ruolo nel gruppo armato di estrema destra Nuclei Armati Rivoluzionari (NAR).
Coinvolgimento nei NAR: Fioravanti è stato uno dei leader carismatici e operativi dei NAR, un'organizzazione terroristica responsabile di numerosi atti di violenza e omicidi durante gli anni di piombo. La sua partecipazione ai NAR è stata caratterizzata da una spietata determinazione e da un'ideologia neofascista.
Condanne e detenzione: Fioravanti è stato condannato per diversi crimini, tra cui l'omicidio del giudice Mario Amato, del poliziotto Francesco Evangelista e la strage della stazione di Bologna del 2 agosto 1980 (anche se la sua partecipazione diretta a quest'ultima è sempre stata oggetto di controversie e lui si è sempre dichiarato innocente). Ha trascorso molti anni in carcere ed è stato rilasciato in libertà condizionale nel 2000.
Ritrattazione e pentimento: Dopo anni di silenzio, Fioravanti ha intrapreso un percorso di revisione critica del suo passato e ha espresso pubblicamente il suo pentimento per le azioni compiute durante gli anni di militanza nei NAR. Ha collaborato con la giustizia, fornendo informazioni utili per la ricostruzione degli eventi e l'identificazione di altri responsabili.
Vita attuale: Attualmente, Fioravanti vive e lavora nel settore cinematografico. La sua storia e il suo percorso di redenzione continuano a suscitare dibattiti e polemiche nell'opinione pubblica italiana. La sua figura rimane indissolubilmente legata agli anni di piombo e alla violenza politica che ha segnato quel periodo.